testi e foto di Francesca Santangelo
Amore, sesso, relazioni: uomini e donne rinchiusi troppo spesso in gabbie di stereotipi e cliché. Alle soglie del 2024, sono ancora molti i tabù con i quali dobbiamo fare i conti. Eppure il desiderio di sdoganare questa realtà trova terreno fertile in due occhi color mare, un sorriso smagliante e un carattere esuberante: Claudia D’amico, speaker di Radio Amore. Col suo Clamore, programma radiofonico nato dall’unione di Claudia e Amore, si pone l’obiettivo di fare appunto clamore, affrontando temi legati alla sfera sessuale, alle relazioni, ai falsi miti che riguardano gli uomini tanto quanto le donne.
“C’è tanto bisogno di parlarne ed è bello dimostrare che si può fare in modo elegante, intelligente, culturalmente aperto – spiega Claudia – anche perché in questo senso, oggi più che mai, occorre una rivoluzione e quindi una liberazione da tutti i retaggi culturali che appartengono al patriarcato e che ci portiamo dietro”. Tematiche piccanti, argomenti su cui vi è poca conoscenza perché le donne si vergognano, o perché gli uomini non chiedono o perché vi è una mancata comunicazione. “Voglio proprio dimostrare che se ne può parlare in modo aperto, libero e ironico. Avvicinarsi così alla libertà, in quanto primo obiettivo da persone evolute e coscienti”.
«C’è tanto bisogno di parlare di sessualità ed è bello dimostrare che si può fare in modo elegante, intelligente, culturalmente aperto anche perché in questo senso, oggi più che mai, occorre una rivoluzione e quindi una liberazione da tutti i retaggi culturali che appartengono al patriarcato e che ci portiamo dietro»
Leggerezza che non è superficialità, anzi. In questi giorni, in particolar modo, parlare di educazione affettiva, alfabetizzazione emotiva è fondamentale. “Tante volte non riflettiamo neanche su alcune frasi che ci ripetiamo, ma quando si parla di amore, si deve sempre incominciare da noi stessi, perché solo nel momento in cui ci conosciamo e impariamo ad amarci, riusciamo ad avere contezza del nostro valore inestimabile. – continua Claudia – Una volta raggiunto ciò, possiamo porci attraverso delle relazioni sane, possiamo essere gratificati e valorizzarci, portando del bene nel mondo”. Temi che non vengono approfonditi eppure appartengono fortemente a tutti noi.
«Tante volte non riflettiamo neanche su alcune frasi che ci ripetiamo, ma quando si parla di amore, si deve sempre incominciare da noi stessi, perché solo nel momento in cui ci conosciamo e impariamo ad amarci, riusciamo ad avere contezza del nostro valore inestimabile»
Claudia mette tutta se stessa in quello che fa, le sue esperienze di vita e soprattutto le sue origini, che considera fondamentali. Partita per Roma alla veneranda età di 19 anni, dopo una lunga gavetta, fatta di esperienza nel mondo del teatro e del cinema, torna nella sua amata terra. “Sentivo la necessità di dover ritornare alle mie origini, ritrovarle. Tante volte si pensa che fuori ci aspettino chissà quali grandi opportunità, invece secondo me non è sempre così.
La vita le opportunità le dà sempre, siamo noi a dover essere pronti nel momento in cui esse avvengono, a sapere chi siamo e dove vogliamo andare. Avere il biglietto del treno in mano e avere chiara la direzione da intraprendere e questo avviene solo con l’esperienza, con la vita e i suoi alti e bassi, con le sue perdite e rinascite. A volte bisogna perdersi per ritrovarsi. Sono proprio le energie delle nostre radici, in particolar modo nel nostro caso che veniamo da una terra di fuoco, a dar forza alla passione che mettiamo nelle cose che vogliamo fare”.
«Sicuramente mi sento più espressa nella conduzione perché riesco a esprimere quello che è il mio pensiero. Il mondo attoriale, del cinema e del teatro è estremamente affascinante. L’ho vissuto da dentro, l’ho respirato, ho respirato l’aria del set, però è attraverso la radio e la Tv che riesco a portare me stessa ed è per questo che sono molto felice del programma che conduco, perché mette l’amore al centro di tutto»
Claudia attrice, speaker, conduttrice. Una personalità, mille sfaccettature. Tanto studio alle spalle, tecnica, esperienza e un carattere determinato che l’ha portata a realizzarsi, lavorando nel mondo che ha sempre sognato fin da bambina. “Sicuramente mi sento più espressa nella conduzione perché riesco a esprimere quello che è il mio pensiero. Il mondo attoriale, del cinema e del teatro è estremamente affascinante. L’ho vissuto da dentro, l’ho respirato, ho respirato l’aria del set, però è attraverso la radio e la Tv che riesco a portare me stessa ed è per questo che sono molto felice del programma che conduco, perché mette l’amore al centro di tutto. Ed è l’amore, in genere, che muove il mondo”.
«Penso che quando sei sulla tua strada le cose avvengono senza sforzo. Invece a volte ci incaponiamo nelle relazioni che non sono per noi o in un lavoro che non fa per noi e quello provoca chiaramente sofferenza. Ma quando cerchiamo di mettere a frutto quelli che sono i nostri talenti, le cose secondo me scivolano naturalmente. Quindi Buona Vita perché è nostro dovere passare una buona vita per fare del bene a noi e quindi anche al mondo in cui viviamo»
“Se dovessi raccontare la mia vita con una canzone, in questo momento, direi Buona Vita di Marco Mengoni”. Eccolo: “E lascia che il tempo abbia la sua parte | E tieni il passo più sicuro | Metti coraggio e buone scarpe | Prendi la strada che non fa nessuno…”
Il testo parla proprio di essere sulla strada giusta. Passione, impegno, serietà, professionalità: quando una persona riesce, non è mai perché ha soltanto una dote, ma perché si impegna giorno per giorno in ciò che fa, in quello in cui crede. L’impegno viene sempre ripagato. “Penso che quando sei sulla tua strada le cose avvengono senza sforzo. Invece a volte ci incaponiamo nelle relazioni che non sono per noi o in un lavoro che non fa per noi e quello provoca chiaramente sofferenza. Ma quando cerchiamo di mettere a frutto quelli che sono i nostri talenti, le cose secondo me scivolano naturalmente. Quindi Buona Vita perché è nostro dovere passare una buona vita per fare del bene a noi e quindi anche al mondo in cui viviamo”.