Gravina, a San Paolo l’evento “Street Art – Le strade da seguire”

GRAVINA DI CATANIA – Si è svolta in via San Paolo, nella parte sottostante il viadotto, la realizzazione del progetto “Street Art – Le strade da seguire”, ideato dalla Fondazione “Federico II” e realizzato grazie al patrocinio del Comune di Gravina.



Le opere realizzate
Raffigurano i carabinieri di vario grado Alfredo Agosta, Giovanni Bellissima, Salvatore Bologna e Domenico Marrara, assassinati rispettivamente il 18/3/1982 a Catania il primo e il 10/11/1979 al casello di San Gregorio gli altri. A prendere per primo la parola è stato il delegato del sindaco per la Consulta Cultura, Alessandro Bifera che, nel ringraziare tutti gli intervenuti in cui qualità di promotore dell’evento, ha spiegato obiettivi e modalità di attuazione del progetto.

La cerimonia
Dopo la benedizione impartita da padre Rosario Balsamo della parrocchia di San Paolo, ha parlato quindi l’artista Antonio Barbagallo che ha spiegato il progetto dal punto di vista tecnico. Dopo le note del “Silenzio” suonato dal giovanissimo Mattia Minnicino, componente del Corpo bandistico “Nuccio Messina – Città di Gravina di Catania”, ha preso la parola il sindaco Massimiliano Giammusso.

Le parole del sindaco
“La giornata di oggi – commenta il sindaco – rappresenta per tutta la città di Gravina un evento dal forte valore simbolico teso a non dimenticare queste vittime del dovere e a perpetuarne, al contempo, il ricordo ai più piccoli e ai cittadini tutti. Un ringraziamento particolare, fra i tanti doverosi da fare dinanzi a eventi come quello di oggi, va fatto ad ANAS per aver consentito la realizzazione dell’opera su una infrastruttura di appartenenza dell’Ente e la realizzazione della manifestazione in un’area di sua proprietà”.

Il Generale Truglio
Truglio ha invece ricostruito le dinamiche in cui i quattro uomini delle Forze dell’ordine persero la vita. “Esorto i più giovani specialmente – ha commentato il Generale – a coltivare sempre la legalità ed il rispetto per le leggi per costruire una società di giorno in giorno migliore”.

Il presidente dell’Ars
Ha chiuso gli interventi il presidente dell’ARS e della fondazione “Federico II”, on. Gaetano Galvagno, che ha ribadito “l’importanza di momenti come questo che oltre a cementare l’identità comunitaria servono a ricordare chi ha sacrificato il bene in assoluto più prezioso, la vita, pur di compiere fino in fondo il proprio dovere”.

I presenti
La Pro loco era presente nelle persone del presidente Salvo Fazio e di Andrea Ganà. Non sono mancati nemmeno i volontari della “Misericordia” locale. Presenti, inoltre, oltre a diversi cittadini tra cui molti familiari delle vittime cui il murale è dedicato, anche numerose alunne e alunni del segmento di scuola primaria dell’istituto scolastico comprensivo gravinese “G. Rodari – G. Nosengo” e della scuola “G. Tomasi di Lampedusa” che, accompagnati dalle rispettive dirigenti scolastiche ed insegnanti, hanno esposto dei cartelloni improntati alla legalità.

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