MASCALUCIA (Catania) – Prosegue la task force avviata dall’amministrazione del comune di Mascalucia per il contenimento del fenomeno del randagismo. Data la presenza di un branco canino nei pressi del Parco Trinità Manenti, è stato disposto con ordinanza sindacale che l’Associazione Cinofila A.C.A.E. provveda al prelievo degli elementi del predetto branco, con l’utilizzo di personale a ciò preposto autorizzato e qualificato, e all’accompagnamento degli stessi presso l’ASP Veterinaria di Catania per le operazioni di microchippatura e contestuale sterilizzazione, sino al momento della loro rimmissione nel territorio (se questa ritenuta possibile dal medico veterinario Asp competente).
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L’intervento, preordinato ad una opportuna gestione del randagismo, rientra nelle buone pratiche adottate in tempi recenti dal comune di Mascalucia. L’oasi canina, sita nella frazione di Massannunziata, è attualmente deputata allo stallo degli esemplari sterilizzati in attesa di reimmissione nel territorio. E proprio questo spazio rappresenta un riferimento per la cittadinanza per procedere anche all’adozione.
Da un biennio a questa parte, infatti, il comune di Mascalucia ha lanciato e perorato la campagna “RandagiAMO” per sensibilizzare maggiormente la popolazione circa l’importanza dell adozioni come forma di contrasto agli abbandoni e al randagismo stesso.
“Il randagismo richiede un approccio pertinente alla normativa di settore. – dichiara il Sindaco Vincenzo Magra – Questa amministrazione lavora alacremente nell’interesse della cittadinanza ma anche degli animali, così come ampiamente riconosciuto dall’ASP, con l’apporto dell’Assessore al ramo Angelo Caponnetto, del Comandante della Polizia Locale Orazio Vecchio e dell’Ispettore della Polizia Locale Maurizio Currò. Inoltre, grazie al finanziamento di oltre 30mila euro percepiti della Regione Siciliana, adegueremo ulteriormente l’oasi canina. L’obiettivo è accrescere la percentuale di adozioni e di sterilizzazione dei randagi in modo che i nostri amici a quattro zampe divengano veri e propri cani di quartiere”.